lunedì 29 giugno 2015

CLAMOROSO – Concerto di Vasco Rossi al San Paolo, il Napoli chiama la polizia! Pomo della discordia…

Tensione alle stelle questa mattina allo stadio San Paolo, tra il Napoli e gli organizzatori – la Fast Forward – del concerto di Vasco Rossi, in programma venerdì presso l’impianto di Fuorigrotta. Il pomo della discordia riguarda i pannelli di alluminio che sono stati sistemati nell’area di rigore all’altezza della curva A – dove sarà il palco – che sono stati montati senza l’autorizzazione della società azzurra che fino a martedì ha la gestione esclusiva del campo da gioco, come previsto dalla convenzione d’uso dello stadio. Il Napoli si è rivolto alle Forze dell’ordine per verificare la situazione e nel frattempo i pannelli sono stati rimossi.
La porzione interessata del manto erboso è già rovinata. L’operazione sarà ripetuta domani, ma sarà effettuato prima un trattamento da parte del manutentore del Napoli per tentare di limitare i danni. “Abbiamo voluto evidenziare la situazione – ha spiegato l’head of operations del Napoli, Alessandro Formisano – e per questo ci siamo rivolti alla polizia. Mi auguro vengano adottati i correttivi giusti, noi siamo preoccupati per le condizioni del nostro manto erboso”.
Pronta la replica dell’organizzatore, Giuseppe Gomez: “Adotteremo anche le ulteriori precauzioni e faremo gli straordinari per completare i lavori in tempo. E’ il protocollo che utilizziamo per i concerti che svolgiamo in tutta Italia. Ce la faremo. Comunque sostituiremo le zolle rovinate a nostre spese seguendo le indicazioni del Napoli”.
Fonte: Repubblica.it

venerdì 26 giugno 2015

Il “Live Kom 015” di Vasco fa tappa allo stadio Olimpico

TORINO Vasco, ci siamo. Manca poco al ritorno del “Kom” a Torino. Sabato e domenica allo stadio Olimpico, ore 21, approderà il nuovo spettacolo kolossal del rocker di Zocca, “Live Kom 015”, che porterà con sé un palco imponente, ampie passerelle, quattro megaschermi e una scenografia da fantascienza.
Ma il vero effetto speciale, come al solito, sarà questo indomabile 63enne, che nella vita ne ha fatte e viste di tutti i colori. Ma che, parafrasando un suo pezzo recente, è “ancora qua”. E con lui i fan entusiasti che affolleranno le due serate (biglietti da euro 48.30).
«Ci saranno molti pezzi dell’album nuovo, quindi non sarà un concerto celebrativo: ci metterò anche il mio passato, ma con uno sguardo al futuro. Al Vasco di domani», spiega.
L'album nuovo, uscito lo scorso novembre, è “Sono innocente”, da cui è tratto l'ultimo singolo “Guai”, nelle radio da qualche settimana. Un brano che farà parte della lunga scaletta, una trentina di pezzi (medley inclusi) per due ore e mezza di musica.
Una musica potente e trascinante, sostenuta da una solida band che dà vita a un suono tosto e deciso, virato quasi verso il metal.
Partenza con diversi brani nuovi (“Sono innocente ma...”, “Duro incontro”,  “L’uomo più semplice” e “Dannate nuvole”)  inframezzati a titoli più vecchi (memorabile la versione di “Deviazioni”) per poi distendersi nella seconda parte coi superclassici, da “C’è chi dice no” a “Sally”, fino all'apoteosi di “Siamo solo noi”, “Vita spericolata” e “Albachiara”. E sarà trionfo.
DIEGO PERUGINI

martedì 23 giugno 2015

un supereroe e quarantamila tifosi


In bocca al lupo”, un semplice augurio arrivato in chiusura, sul tappetone di tastiere di una minimale e in questo perfetta “Vita spericolata”, è l’unica chiacchiera che Vasco si concede nel suo trionfante ritorno al Dall’Ara. Per il resto parlano due ore e mezza di musica e una trentina di canzoni, contando i medley. Due anni dopo l’ultima discesa in terra emiliana, praticamente nulla è cambiato nell’accoglienza del popolo del Blasco al suo Komandante. Quasi quarantamila persone ieri, e stasera si replica.
Questo è il report il più possibile imparziale di un concerto di Vasco Rossi da parte di un non-tifoso di Vasco Rossi. In fondo, il modo per dire, da non-tifoso, che un concerto di Vasco Rossi è un’esperienza che ogni tanto va fatta. E il termine tifoso non è usato a caso, nel senso che chi va sotto la definizione del rocker di Zocca è forse l’unico, di certo il più lampante, esempio italiano di un cantautore per il quale si fa il tifo, più che apprezzarlo come artista oppure no. Così si spiega facilmente che in quarantamila conoscano ogni parola delle canzoni, dai classici intergenerazionali alle nuove, da quelle che oggettivamente hanno fatto la storia della musica italiana a quelle così così fino a quelle francamente brutte, come “Il blues di una chitarra sola”. E in questo vanno inclusi anche i vari “eh”, “oh” e riempitivi vari che del Blasco sono un marchio di fabbrica, esternati platealmente nei gesti e nelle voci anche più del richiesto. Il fatto è che ti accorgi che a molte di queste persone le parole di Vasco hanno segnato una vita intera, dire che l’hanno cambiata è forse troppo, ma l’hanno probabilmente influenzata più di quelle di insegnanti, amici, genitori. Non siamo qui a disquisire se sia giusto o sbagliato, ognuno può vederla come crede. Ma è un dato di fatto.
Musicalmente, del Live Kom 2015 s’era parlato tanto per la svolta heavy riff oriented. La parola metal è stata usata da Vasco e soci con cautela, perché nessuno s’offendesse. Certo è che prendendo il suono della chitarra di Vince Pastano, presentatosi sul palco con la maglia di Rob Zombie per mettere le cose in chiaro, e la doppia cassa di Will Hunt, e chiudendo gli occhi, quando inizia il concerto potresti pensare di trovarti a un raduno di metallari. Alcune canzoni, come “Deviazioni” o l’iniziale “Sono innocente”, hanno un suono totalmente rivoluzionato rispetto alla versione da disco, e, pure se l’acustica del Dall’Ara fatica a starci dietro (s’inizia con le parole incomprensibili, andrà meglio dopo qualche brano), dire che siano basi sonore hard rock non è affatto una bestemmia. E, anche se sono costate il posto all’amato Maurizio Solieri, convincono.
Poi non ci si preoccupi o non ci si illuda, a seconda delle aspettative: Vasco continua a fare il Vasco, dalle movenze sul palco agli abiti e a tutto l’immaginario pop che si porta dietro. Il confine col trash è sempre vicino, e a volte superato. Eppure, laddove qualsiasi altro 63enne rischierebbe il ridicolo, lui risulta perfettamente credibile e coerente con se stesso e la sua costruzione di un personaggio pop inossidabile. Vasco sul palco è come un supereroe che non può invecchiare ma neppure crescere: per lui, perlomeno la sua versione pubblica, il tempo non passa, non deve passare e nessuno s’aspetta che passi. Ecco perché può permettersi di raccogliere e annusare un (enorme) reggiseno arrivato dalla platea, ostentare gesti espliciti, festeggiare di gusto quando su “Rewind” una fan resta in topless.
Restano poi da raccontare di una “Canzone” dedicata al compianto Massimo Riva, il bassista Claudio Golinelli in maglia
 rossoblù e nessuna sorpresa in scaletta, se non il testo di “Vita spericolata” modificato in “ognuno in fondo perso dentro il suo Facebook”, forse rivolto a chi ha passato più tempo con la testa verso il suo smartphone che il palco. La coda di “Albachiara” è la sigla obbligatoria di un altro, annunciato, trionfo: il rito pagano s’è consumato ancora una volta. Ventiquattrore di riposo, e poi sarà pronto a ripetersi.
Fonte: http://bologna.repubblica.it
.




venerdì 19 giugno 2015

Vasco Rossi in concerto a Bologna: strade chiuse, bus deviati e linee speciali per il Dall'Ara „Vasco Rossi in concerto a Bologna: strade chiuse, bus deviati e linee speciali per il Dall'Ara


Vasco Rossi in concerto a Bologna: strade chiuse, bus deviati e linee speciali per il Dall'Ara

Appena incassato il successo dello show a San Siro, Vasco Rossi si prepara a portare il suo Live Kom '015 a "casa". La prossima settimana, infatti, il Komandante tornerà ad esibirsi allo Stadio Dall'Ara di Bologna, in due appuntamenti, entrambi sold-out da tempo per l'attesissimo concerto. 

E la città felsinea si 'attrezza' per accogliere al meglio i fan, che già si attendono numerosi fuori e dentro lo stadio, come da copione ormai). In occasione dei concerti di lunedì 22 e martedì 23 giugno, infatti, saranno effettuate corse supplementari della linea bus 21 dalla fermata Stazione Centrale (indicate con 21/), dalle ore 15 fino all’inizio del concerto e corse, al termine del concerto, dallo Stadio alla Stazione.

STRADA CHIUSA, BUS DEVIATI. Tper ricorda, inoltre, che lunedì e martedì, dalle ore 13 alle ore 00.40 del giorno seguente, in occasione dei concerti, il tratto della via Andrea Costa compreso tra la Rotonda Bernardini e via della Barca sarà chiuso al transito veicolare. Pertanto, i bus delle linee interessate effettueranno le seguenti deviazioni di percorso:
LINEA 14

Direzione Giovanni XXIII: … via A. Costa - via Montefiorino - via Tolmino - v.le Gandhi - rot. Romagnoli - via Nenni-  via della Barca …
Direzione Due Madonne/Pilastro: … via della Barca - via Saragat - rot. Romagnoli - v.le Gandhi - via Tolmino - via Montefiorino - via A. Costa …
Fermate soppresse: Magnani, Stadio, Lino, Certosa, Barca Guardassoni, Barca.
Fermate provvisorie: Montefiorino, Chiesa Certosa, via Nenni (incrocio via della Barca), via Saragat (incrocio via della Barca)
LINEA 21
Direzione Filanda: … via A.Costa - via Irma Bandiera - via Curiel -  via De Coubertin -  via Porrettana - via Don Sturzo …
Direzione Magazzari: ... via Don Sturzo -  via Porrettana - via I.Bandiera - via A.Costa …
Fermate soppresse: Magnani, Stadio, Lino, Certosa, Funivia.
Fermate provvisorie: Irma Bandiera, bivio S. Luca, dello Sport, Funivia.
LINEA 89
Direzione San Biagio: … via A.Costa -  via Irma Bandiera - via Curiel -  via De Coubertin - via Porrettana -  via Don Sturzo …
Direzione Villanova: ... via Don Sturzo - via Porrettana-  via I.Bandiera -  via A.Costa …
Fermata soppressa: Certosa. - Fermata provvisoria: Funivia. 





giovedì 18 giugno 2015

Vasco strega San Siro 60mila fan in delirio

Vasco Rossi approda a San Siro con il suo Live Kom '015 e incassa l'ennesimo trionfo. Passano gli anni, si susseguono gli album, cambiano suoni e scenografie, ma un concerto al Meazza per il Komandante è come un ritorno a casa. Uno stadio riempito da 60mila fan, tra vip, amici e gente comune, si è divertito con i pezzi dell'ultimo album "Sono innocente" così come con i grandi successi del passato.
Da quando entrò trionfalmente nel catino milanese, con il sul "Fronte del palco", poi diventato anche un disco dal vivo, sono passati 25 anni. E da allora per Vasco San Siro è non solo una tappa obbligata, ma il contesto più naturale nel quale esprimersi. Molti dei fan presenti nel 1990 probabilmente oggi vengono portandosi appresso i figli, ma a parte questo poco è cambiato. Un rito collettivo al quale non si può mancare. Che si tratti di vip che fanno passerella, colleghi (Marco Mengoni, Noemi) che ammirano il maestro dal quale tutti hanno qualcosa da imparare o vip con interessi personali come Maddalena Corvaglia, nelle prime file ad ammirare suo marito Stef Burns.

Un rito che si ripete uguale e diverso al tempo stesso. Perché ogni volta c'è l'incognita della novità, nel palco (questo simile a una gigantesca astronave) e nella scaletta. E in questo caso a farla ad padrone sono le canzoni del nuovo album , il più venduto del 2014. Dopo l'intro spettacolare, con 8 enormi pod costellati di luci colorate che si alzano come un sipario sulle note della suite Zoya di Dmitri Shostakovic, la partenza è affidata proprio ai pezzi più nuovi, "Sono innocente" e "Duro incontro". Dall'ultimo lavoro vengono suonati otto pezzi, in un live che dal passato recupera i brani complementari al discorso di oggi e alcune chicche come "Credi davvero", ripescata dall'album "Vado al massimo" del 1982. Il concerto è diviso in due, con il primo blocco chiuso dal nuovo "Blues della chitarra sola" e, dopo un interludio in cui i riflettori sono tutti puntati sulla band (compatta e potente come sempre) la ripartenza arriva con una parentesi unplugged in cui un Vasco in gran forma interpreta "Nessun pericolo per te", "E...", "L'una per te" e "La noia".

Dopo lo sguardo in avanti della prima parte, il secondo tempo è quello dei grandi classici, da "Stupendo" all'inno da stadio "C'è chi dice no", dagli "Sballi ravvicinati" alla toccante "Vivere", tutte in versione rock. Sulla base di "Delusa" si intrecciano "T'immagini", " Mi piaci perché" e "Gioca con me", mentre il finale è una hit via l'altra, da "Sally" a "Siamo solo noi", da "Vita spericolata" ad "Alba chiara", la canzone con cui Vasco chiude da sempre i suoi live. 

Si replica stasera sempre a San Siro, e poi tappe a Bologna, Torino, Napoli, Messina, per poi chiudere il tour a Padova il 12 e 13 luglio.

martedì 16 giugno 2015

San Siro 17 - 18 giugno Info Biglietti e scaletta!


Vasco Rossi torna a San Siro con il Live Kom 2015. Due sono le date in programma, ovvero mercoledì 17 e giovedì 18 giugno. Il Blasco continua quindi il suo incredibile tour negli stadi: prima di questa tappa meneghina, il rocker di Zocca si è esibito al San Nicola di Bari e all’Artemio Franchi diFirenze. Migliaia di fan hanno assistito ad uno show davvero unico. Attenzione alle prossime date di giugno: il 22 ed il 23 al Dall’Ara di Bologna, il 27 ed il 28 all’Olimpico di Torino.

Volete vedervi il Live Kom dal vivo ed essere presenti al Meazza di Milano? Per la data del 18 giugno ci sono ancora dei biglietti disponibili che vanno dai 41,40 agli 80,50 euro: clicca qui per saperne di più. Passiamo invece alla scaletta che dovrebbe proporre, eccovi la setlist dei brani.

Sono innocente ma…
Duro incontro
Deviazioni
L’uomo più semplice
Dannate nuvole
Quanti anni hai
Siamo soli
Credi davvero
Guai
Il blues della chitarra sola
Manifesto futurista della nuova umanità
Interludio live Kom.015 + Rockstar
Medley: Nessun pericolo… per te, E…, L’una per te, La noia
Quante volte
…Stupendo
C’è chi dice no
Sballi ravvicinati del terzo tipo
Rewind
Vivere
Come vorrei
Gli angeli
Medley rock: Delusa, Mi piaci perchè, T’immagini, Gioca con me
Sally
Siamo solo noi + presentazione
Vita spericolata + Canzone
Albachiara



lunedì 15 giugno 2015

Franchi stracolmo, esplode l'entusiasmo..un Vasco in splendida forma!!

Stadio Artemio Franchi, Firenze, 13 giugno 2015. Come di consueto, la primavera ha bussato alle porte, è entrata dalla finestre e si è infilata sotto le gonne (delle donne). Con altrettanta puntualità, la stagione concertistica appena iniziata ha riportato con sé il protagonista assoluto delle estati del nostro paese da almeno venticinque anni a questa parte: Vasco Rossi.
Tra le tante cose straordinarie che il Blasco è riuscito a rendere scontate, possiamo di certo inserire anche le quattordici date nei maggiori stadi italiani che il nostro sta affrontando con quel mix di sfacciataggine e semplicità che da sempre ne caratterizza il personaggio. La seconda all’Artemio Franchi di Firenze non ha fatto altro che ribadire quanto visto e sentito dal debutto pugliese in avanti: Vasco è in grandissima forma, forse anche più dell’anno scorso e la band si muove ormai lungo sonorità che forse non saranno metal tout court, ma che di certo risultano molto pesanti per tutto il corso della serata.
Inoltre, la sensazione è che ora Vince Pastano e Will Hunt siano davvero entrati a far parte della combriccola, dopo il rodaggio dello scorso tour: in particolare il primo sembra essersi tolto dalle spalle l’ingombrante fantasma di Maurizio Solieri, che inevitabilmente lo affiancava durante le date del 2014. La scaletta , come di consueto per i tour del Blasco,non cambia rispetto alle date precedenti e presenta il classico tentativo di bilanciare al meglio le decine di brani che chiunque venga a vederlo non può rinunciare a sentire.
Dopo un buonissimo inizio dedicato all’ultimo lavoro, con la Sono Innocente Ma… ad aprire le danze seguita da Duro Incontro, arriva la prima chicca per il vecchio pubblico: una Deviazioni tiratissima che inizia a scavare nell’animo di chi sa che assistere ad un concerto di Vasco significhi prima di tutto mettere in dubbio se stessi. La serata è chiaramente studiata come un climax ascendente che parte dai brani da classifica delle ultime uscite per arrivare piano piano alle hit che tutti aspettano e che Vasco fatica a lasciare fuori dalla setlist.
Tra le sorprese maggiori il ritorno di Credi Davvero, qui in veste quasi hard rock, ma soprattutto la riscoperta di Nessun Pericolo…Per Te, assente da così tanto tempo che gran parte del pubblico nemmeno capisce di che cosa si tratti. Uno degli apici assoluti della serata, che forse toglie clamorosamente il posto a Gli Spari Sopra, ma che la vecchia guardia dei fan apprezzerà moltissimo anche nel corso delle prossime date. Il brano potrebbe anche rappresentare l’occasione di andare a riscoprire un album che non vive solo di Sally e gli Angeli, ma le cui tematiche legate all’integrazione tra popoli risultano tremendamente attuali in un periodo storico come quello che ci troviamo a vivere (anche se siamo morti dentro).
Sulle canzoni tratte da Sono Innocente c’è poco da dire: dal vivo funzionano benissimo, in particolare Quante Volte e la già citata Duro Incontro (live sa ancora di più di primi anni ottanta), che smentiscono ancora chi si ostina a dire che il nostro non scriva più buoni pezzi da quasi vent’anni. Per la parte conclusiva della serata si naviga sul sicuro, con le consuete esecuzioni dei classici e un medley davvero riuscito, in cui Delusa viene intervallata da brani come T’Immagini Mi Piaci Perché. Personalmente, tuttavia, il concerto avrebbe potuto concludersi con La Noia, una di quelle canzoni dopo cui riesce davvero difficile poter aggiungere altro.

venerdì 5 giugno 2015

ESCLUSIVA! Scaletta provata nel soundchek

1 Sono innocente ma 2 Duro incontro 3 Deviazioni 4 L uomo piú semplice 5 Dannate nuvole 6 Quanti anni hai 7 Siamo soli 8 Credi davvero 9 Guai 10 blues 11 manifesto 12 INTERLUDIO 13 medley ( Nessun pericolo per te - e...- l una per te - la noia ) 14 Quante volte 15 stupendo 16 c é chi dice no 17 sballi 18 rewind 19 vivere 20 Come vorrei 21 Gli angeli 22 medley ( delusa - mi piaci perché - t immagini - gioca con me ) mancano almeno 4 canzoni tra cui vita spericolata e albachiara,l altra potrebbe essere un senso e la quarta bo,comunque i bis li sapremo domenica!

lunedì 1 giugno 2015

Vasco Rossi, ultime prove: l'astronave del Live Kom 015 è pronta a volare

Mancano un paio di settimane alla partenza del "Live Kom 015", il tour di Vasco Rossi che si snoderà lungo 14 date e doppi concerti per 8 città. "Non sarà un concerto celebrativo - dice lui -, ci saranno molti pezzi dell'album nuovo, 'Sono innocente': ci metterò anche il mio passato, ma con uno sguardo al futuro. Al Vasco di domani". Confermati suoni potenti, quasi metal, mentre il palco sarà... da fantascienza.
Con questo nuovo tour Vasco festeggia 36 anni di palchi in giro per l'Italia e l'Europa. Il primo concerto risale infatti al 26 maggio del 1979, in Piazza Maggiore a Bologna. La band sarà quella collaudata nel tour dello scorso anno: Stef Burns alla chitarra, Claudio Golinelli al basso, Vince Pastano alla chitarra, Will Hunt alla batteria, Alberto Rocchettialle tastiere, Frank Nemola tromba e tastiere, Andrea Innesto sax e cori e Clara Moroniai cori. 

Se la scaletta sarà incentrata sui suoni duri del nuovo corso e sui pezzo dell'ultimo album, non mancheranno i ripescaggi dal passato ("Deviazioni", "Credi davvero") e ci sarà una novità assoluta: una parentesi unplugged di straordinaria intensità. Ma tutto questo si svelerà dal 7 giugno, quando il tour prenderà il via dallo stadio San Nicola di Bari. E proprio a Bari in questi giorni sono stati scaricati quintali di "ferro" che serviranno a comporre la fantascientifica scenografia: una (astro)Nave tutta di metallo che sembra sospesa e pronta a prendere il volo e sarà ricca di effetti e luci. Un particolare che da qualche anno contraddistingue il palco è la passerella a forma di V che accoglie i fan sottopalco.

Intanto proseguono le prove. Nel suo "rifugio segreto" di Castellaneta, immerso nella natura, le giornate di Vasco sono scandite dagli allenamenti atletici e dalle quotidiane prove di scaletta con Guido Elmi e la band, al Chromie, la gigantesca discoteca occupata dalla produzione per quasi tutto il mese di maggio.

LE DATE DEL TOUR:
7 giugno - Bari, Stadio San Nicola
8 giugno - Bari, Stadio San Nicola
12 giugno - Firenze, Stadio Franchi
13 giugno - Firenze, Stadio Franchi
17 giugno - Milano, Stadio San Siro
18 giugno - Milano, Stadio San Siro
22 giugno - Bologna, Stadio Dall'Ara
23 giugno - Bologna, Stadio Dall'Ara
27 giugno - Torino, Stadio Olimpico
28 giugno - Torino, Stadio Olimpico
3 luglio - Napoli, Stadio San Paolo
8 luglio - Messina, Stadio San Filippo 
12 luglio - Padova, Stadio Euganeo 
13 luglio - Padova, Stadio Euganeo