Vasco Rossi approda a San Siro con il suo Live Kom '015 e incassa l'ennesimo trionfo. Passano gli anni, si susseguono gli album, cambiano suoni e scenografie, ma un concerto al Meazza per il Komandante è come un ritorno a casa. Uno stadio riempito da 60mila fan, tra vip, amici e gente comune, si è divertito con i pezzi dell'ultimo album "Sono innocente" così come con i grandi successi del passato.
Da quando entrò trionfalmente nel catino milanese, con il sul "Fronte del palco", poi diventato anche un disco dal vivo, sono passati 25 anni. E da allora per Vasco San Siro è non solo una tappa obbligata, ma il contesto più naturale nel quale esprimersi. Molti dei fan presenti nel 1990 probabilmente oggi vengono portandosi appresso i figli, ma a parte questo poco è cambiato. Un rito collettivo al quale non si può mancare. Che si tratti di vip che fanno passerella, colleghi (Marco Mengoni, Noemi) che ammirano il maestro dal quale tutti hanno qualcosa da imparare o vip con interessi personali come Maddalena Corvaglia, nelle prime file ad ammirare suo marito Stef Burns.
Un rito che si ripete uguale e diverso al tempo stesso. Perché ogni volta c'è l'incognita della novità, nel palco (questo simile a una gigantesca astronave) e nella scaletta. E in questo caso a farla ad padrone sono le canzoni del nuovo album , il più venduto del 2014. Dopo l'intro spettacolare, con 8 enormi pod costellati di luci colorate che si alzano come un sipario sulle note della suite Zoya di Dmitri Shostakovic, la partenza è affidata proprio ai pezzi più nuovi, "Sono innocente" e "Duro incontro".
Dall'ultimo lavoro vengono suonati otto pezzi, in un live che dal passato recupera i brani complementari al discorso di oggi e alcune chicche come "Credi davvero", ripescata dall'album "Vado al massimo" del 1982. Il concerto è diviso in due, con il primo blocco chiuso dal nuovo "Blues della chitarra sola" e, dopo un interludio in cui i riflettori sono tutti puntati sulla band (compatta e potente come sempre) la ripartenza arriva con una parentesi unplugged in cui un Vasco in gran forma interpreta "Nessun pericolo per te", "E...", "L'una per te" e "La noia".
Dopo lo sguardo in avanti della prima parte, il secondo tempo è quello dei grandi classici, da "Stupendo" all'inno da stadio "C'è chi dice no", dagli "Sballi ravvicinati" alla toccante "Vivere", tutte in versione rock. Sulla base di "Delusa" si intrecciano "T'immagini", "
Mi piaci perché" e "Gioca con me", mentre il finale è una hit via l'altra, da "Sally" a "Siamo solo noi", da "Vita spericolata" ad "Alba chiara", la canzone con cui Vasco chiude da sempre i suoi live.
Si replica stasera sempre a San Siro, e poi tappe a Bologna, Torino, Napoli, Messina, per poi chiudere il tour a Padova il 12 e 13 luglio.
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